mercoledì 3 settembre 2008

IMPRESA: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Rock&Roll, ragazzi! Tanti giorni a pensarci, a prepararsi, a studiare e prevedere rotte e derive e quando poi ci si trova in mezzo tutto quel che e´ stato e che doveva essere e´ volato via con il vento. Non rimane altro che resistere e cercare di farlo nella maniera migliore. L´altro ieri mattina, motivato da un bel vento, (ma non ancora impossibile) mi sono deciso a recuperare l´ancora e rimettermi in marcia. Sapevo che fino a sera ci sarebbero state condizioni buone per guadagnare ancora qualche miglio verso Sud, ma subito dopo pranzo, il mare, improvvisamente, si e´ gonfiato a tal punto che ho preferito fermarmi e calare in acqua la solita ancora. In questi giorni di burrasca intendo non solo resistere agli assalti del vento ruggente, ma, per quanto possibile, sfruttare la situazione a mio vantaggio per farmi regalare qualche decina di miglia. Per fare cio´, nelle ore che hanno preceduto il vento forte, ho fatto alcuni tentativi per trovare il modo di ridurre l´ampiezza dell´ancora (facendole un nodo a meta´ o usando delle fascette) in modo tale che faccia un po´ meno "presa" sull´acqua, mi permetta una discreta deriva ma al tem stesso mi dia affidabilita´ e sicurezza. Mi sono comunque accorto che sono ancora un po´ lento rispetto a quanto desiderassi, ma ridurre ancora l´ancora non sarebbe sicuro. Oggi pomeriggio il mare mi ha addirittura concesso qualche ora di semi tranquillita´ e le ho subito sfruttate recuperandola (senza e´ tutta un´altra storia, molto piu´ comoda la vita!), ma stasera, per precauzione, l´ho rimessa in acqua. Non so se sia una tecnica comune adottata da altri ma l´ho messa in acqua alla rovescia. Per farvi capire meglio immaginatevi l´ancora come un grosso ombrello non tenuto per il manico, ma per la punta (chiuso). Spero, in questo modo, di garantirmi un minimo di sicurezza assieme ad una buona velocita´. C´e´ comunque da dire che il peggio sia passato questa notte e non credo che si correranno altri rischi. Ieri il mare era come non l´avevo mai visto. Mi guardavo intorno e non lo riconoscevo.... (Continua su http://www.alexbellini.it/)

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