Dici Daone e pensi all’arrampicata, alle otto edizioni di Speed Rock, la spettacolare gara trentina di arrampicata sportiva “speed”, per il sesto anno consecutivo inserita nel calendario di Coppa del Mondo e quest’anno in programma per sabato 19 e domenica 20 luglio, alla presenza di 54 climbers in rappresentanza di 13 diverse nazioni. Ma quali sono le origini dell’arrampicata? Tra le tappe fondamentali dell’arrampicata sportiva ci sono senza ombra di dubbio le gare di Bardonecchia e di Arco, “capitale dell’arrampicata” dove nel mese di settembre si disputerà la 22.a edizione di Rock Master. Tuttavia il climbing, ed in particolare la specialità “speed”, ha origini molto più lontane, che affondano le proprie radici nell’Est, in particolare in Unione Sovietica, dove verso gli anni '70 si ebbero le prime esperienze, quelle che avrebbero poi condotto alle manifestazioni organizzate presso le superfici delle dighe ai giorni nostri. Il tutto, in seguito alla cooperazione tra climbers e la Hydroenergetics (Società per la produzione di energia idroelettrica) che, nel 1971, portò alla convocazione di un gruppo di forti arrampicatori presso l'Impianto di produzione di Nurek, in Tajikistan. Una presenza resa necessaria per prevenire la caduta di una parte di roccia gravitante. I climbers, attraverso la loro competenza in parete, eseguirono un lavoro altrimenti complicato da compiere, rendendo possibile la messa in sicurezza di 5000 tonnellate di roccia. Non molto tempo dopo gli stessi arrampicatori parteciparono al Campionato URSS vincendo due ori. La storia dell’arrampicata mondiale si apriva nel 1974 con l’organizzazione di una prima competizione, mentre l’esordio della specialità sul suolo italiano risale al 10 agosto 1997, a Valgrisenche, in Val d’Aosta, sulla diga Enel di Beauregard. Nel 2001, invece, fu tempo d’esordio per Speed Rock, poi divenuto uno degli appuntamenti “clou” della disciplina proprio in virtù delle singolari caratteristiche della diga Enel di Bissina. (Foto e Fonte Newspower)
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