(FOTO www.pizzoscalino.it)Europei juniores di canoa, sulle rapide di Boffetto è iniziata una settimana di puro spettacolo. Ieri, 120 atleti in rappresentanza di 17 nazioni, si sono sfidati nella non stop: 3 chilometri di lunghezza, nel medesimo tratto della classica odierna. Ai cancelletti di partenza 4 specialità: K1 maschile, K1 femminile, C1 e C2. Ad aprire le danze sono stati 9 atleti fuori competizione, fra questi anche due canoisti americani ospiti dell’Indomita Valtellina River. Poi, è stata poi la volta del K1 maschile. Qui ha trionfato Martin Kadrle della Repubblica Ceca, secondo Mathieu Mayers Lussemburgo e terzo Robert Vicent della Gran Bretagna. La vittoria al femminile è andata alla Gran Bretagna con Sandra Hyslop che ha bissato con il terzo posto di Hannah Brown, seconda Radka Valikova della Repubblica Ceca. Bellissimo terzo posto per l’Italia nella canadese biposto conquistato dalla coppia Mattia Potenti e Marco Meucci. Primi e secondi nel C2 i Cechi Vaclav Briza e Zdenek Kubat e Peter Baron e Radomir Fusek. Repubblica Ceca in ottima forma in tutte le specialità: nel C1, addirittura, il podio è stato tutto loro. Primo posto per Ondrej Rolenc, secondo per Michal Kucera e terzo Martin Rubint. Se questi sono i responsi della prima giornata di gare, lunedì sera oltre 1.000 persone hanno assistito alla cerimonia di apertura. Emozionante la sfilata delle 120 concorrenti che si contenderanno i titoli europei di specialità di discesa: K1 maschile, K1 femminile, C1 e C2. Ad aprire il corteo la banda cittadina di Ponte in Valtellina preceduta dagli antichi costumi di Piateda. E’ stata quindi la volta dei discorsi ufficiali: a salutare gli atleti è stato il presidente del club organizzatore Benedetto Del Zoppo, quindi il sindaco di Piateda Martina Simonini. A dichiarare l’apertura dei campionati ci ha pensato, invece, il presidente della FICK Luciano Buonfiglio. Dallo stadio al fiume guidati dal gruppo Yahamman, lo spettacolo è proseguito con un’adrenalinica discesa in notturna di gommoni e hydrospeed tutti abilmente condotti da alcuni Indomiti e dalle guide della Federazione Italiana Rafting. Il gran finale è stato affidato ai fuochi d’artificio.
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