Tempo di bilanci per il comitato organizzatore della Valmalenco Valposchiavo. Messo in archivio l’ennesimo successo, la kermesse transfrontaliera che ripercorre le orme dei contrabbandieri si gode quel primato affibbiatole da atleti, spettatori e addetti ai lavori: «Questa è la skyrace più bella al mondo». A dirlo sono in molti, a partire dal vincitore 2008 Jornet Kiljan Burgada: «Avevo un conto aperto con la Valmalenco –Valposchiavo. Nel 2007 era una delle mie prime gare di corsa in montagna e, non sapendomi gestire, ho pagato dazio. Ieri, ho corso con le gambe, con il cuore e con la testa. Ciò mi ha permesso di impormi su uno dei miei idoli di sempre:Ricardo Mejia. Sono felicissimo, ho vinto la gara più bella al mondo. Qui tutto è perfetto, dall’organizzazione, al tracciato, al calore del pubblico». Come lui anche lo speaker Silvano Gadin: «Ho assistito e commentato moltissime gare, ma la Valmalenco-Valposchiavo mi regala sempre fortissime emozioni. Sarà per il livello degli atleti, per l’affetto del pubblico o per l’organizzazione ineccepibile; sta di fatto che questa è l’olimpiade dello skyrunning». Stanchi, ma soddisfatti, gli uomini della Sportiva Lanzada hanno così replicato a simili elogi: «Queste parole ci riempiono di gioia - ha ammesso a nome del suo club il presidente Fabiano Nana -. In questi mesi sia sul fronte italiano che su quello svizzero l’impegno è stato totale; quando si raggiungono determinati standard, migliorarsi o anche solo appagare le attese di pubblico e atleti non è facile. A quanto pare ci siamo riusciti, grazie alla passione e alla dedizione di moltissimi volontari. Un grazie particolare va a chi ha vigilato su gli atleti: mi riferisco la dottor Ahmir, agli uomini della guardia di finanza, soccorso alpino, croce rossa e samaritani». Alle sue parole hanno fatto eco quelle del direttore gara Nicolao Lanfranchi: «Le bizze del meteo non ci hanno certo dato una mano. Le previsioni erano incerte, sino all’ultimo non sapevamo se dare il via sul tracciato originale o ripiegare su quello alternativo. Poi alla fine la sorte è girata dalla nostra parte e tutto è andato per il meglio». A rendere ancora più gravoso l’impegno organizzativo, pure le abbondanti nevicate primaverili: «In quota avevamo 2.5 km di neve tra il lago Nero e alpe Cancian. Si è dovuto sfacchinare un bel po’ per evitare grossi disagi ai concorrenti. Grande merito per la buona riuscita dell’edizione 2008 va quindi ai responsabili del tracciato e ai loro aiutanti». Da ricordare che la seconda tappa del Buff Skyrunning World Series ha inoltre il merito di unire ciò che un confine di stato ha per troppo tempo diviso. Presenti in Plaza da Cumun vi erano politici sia italiani che svizzeri intenti a tifare ogni singolo concorrente: «Questa è una gara straordinaria – ha esordito il presidente della Regione Valposchiavo Alessandro Della Vedova -. Fortunatamente il meteo è stato dalla nostra. Un encomio all’organizzazione e ai partecipanti. E’ stata scritta una bella pagina di sport che fa onore alla mia Valle e alla vicina Valposchiavo». Come lui pure l’assessore allo sport della provincia di Sondrio Elisabetta Ferro Tradati: «La skyrace italo svizzera è un fiore all’occhiello tra le manifestazioni sportive del nostro territorio e ha tutto l’appoggio dell’amministrazione che rappresento. Noi abbiamo grandi ambizioni su questo sport; stiamo infatti lavorando per ospitare il campionato mondiale di corsa in montagna. Il tutto grazie al traino e alla visibilità dataci dal pluri iridato Marco De Gasperi. La corsa in montagna e lo skyrunning sono discipline ecocompatibili, che rispettano l’ambiente e che permettono di conoscere il nostro meraviglioso territorio. Per questo, sono da sostenere e promuovere». Tornando alla gara, per il 2009 vi sono in serbo ulteriori migliorie. Tra queste la creazione di eventi collaterali per fare diventare la Valmalenco –Valposchiavo un “Event” legato al Mondo della Montagna . Maurizio
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