Parla russo il nono Memorial Marco Germanetto. Almeno per quanto concerne le gare individuali soffia forte il vento dell’Est sul 3° WMRA International Youth Challenge, l’incontro internazionale di corsa in montagna giovanile che questa mattina a Susa (To) ha radunato poco meno di trecento atleti in erba provenienti da dieci differenti Nazioni. Record di iscritti e anche di Nazioni, dunque, per una manifestazione legata a ricordo che di spegnersi saperne non vuole, unica nel suo genere a livello mondiale e che forte investe sul futuro della specialità. L’Italia guidata dai tecnici Piergiorgio Chiampo e Luciano De Barba convince soprattutto al maschile (4900 metri di gara con 260 di dislivello), piazzando ben tre atleti immediatamente alle spalle dell’imprendibile russo Andrey Rusakov: d’argento si veste il bravissimo campione italiano Paolo Ruatti (Atl. Val di Sole e Non), di bronzo il triestino Federico Viviani, mentre il trentino Andrea Debiasi è comunque ottimo quarto. L’altro azzurrino, il cosentino Marco Barbuscio, di più paga, invece, lo scotto dell'emozione del debutto in azzurro e chiude invece diciannovesimo, ma mai, in ogni caso, nelle precedenti edizioni del Memorial gli azzurrini avevano saputo dimostrare simile compattezza a così alto livello. Nella classifica per Nazioni maschile, dietro l'Italia, Russia, Scozia, Irlanda, Slovenia, Galles, Nord Irlanda, Inghilterra e Francia. Al femminile l’Italia chiude invece seconda, preceduta dall’Inghilterra, ma davanti a Galles, Slovenia, Irlanda, Russia, Scozia e Germania. A vincere la prova delle allieve (3300 metri con 180 metri di dislivello) è la russa Polina Avdeeva, che si invola presto e poi resiste al ritorno di due inglesi, Annika Jarman ed Emma Flanagan, che compagnia vanno però a farle sul podio. Tra le azzurrine, la migliore è la campionessa italiana Letizia Titon (Assindustria Padova), quinta con una gara generosa e da protagonista. Brave anche le altre azzurrine, in un contesto equilibrato e di livello elevato: la valsusina Beatrice Curtabbi è nona, la bresciana Silvia Zubani dodicesima e la valtellinese Mabel Tirinzoni tredicesima, tutte con sul volto disegnata l'emozione di chi vive il primo momento importante di una carriera che si augura ricca di ulteriori soddisfazioni. Anche nelle categorie dei più giovani, la Russia la fa da padrona: tra i cadetti si impongono Irina Glutschenko e Vitaly Lagushin, con quest’ultimo a precedere l’ottimo cuneese Alberto Martino (Sanfront). Tra i ragazzi si impongono Lucia Testa (Saluzzo) e Dario Maurutto (Pentacom Sondrio), mentre tra gli esordienti A è la volta di Giada Allasia (Saluzzo) e Simone Tavella (Saluzzo). Infine gli esordienti B-C, con Roberto Giacomotti (Bognanco) e Marta Griglio (Saluzzo) a tagliare per primi il traguardo. A livello societario, dominio dell’Atletica Saluzzo, che precede la Caddese e il Giò 22 Rivera. La manifestazione segusina rappresentava uno dei cinque Major Events del calendario della WMRA e si chiude con uno splendido successo di partecipazione e di pubblico. Numeroso anche la serata precedente le gare, con il concerto dei Mr. T-Bone and Young Lions, che da colonna sonora faranno anche al servizio che prossimamente andrà in onda su Sky Sport all'interno della trasmissione Icarus. (Fonte Paolo Germanetto, Foto Valerio Gullì)
Risultati completi su http://www.atleticasusa.it/
Risultati completi su http://www.atleticasusa.it/
Nessun commento:
Posta un commento