giovedì 30 ottobre 2008

CORSA IN MONTAGNA: la Fidal appoggia la candidatura di campodolcino per i mondiali 2009


Mondiali 2009 di corsa in montagna, sfumata sul nascere l’ipotesi bormina, ora la Fidal appoggia la candidatura di Campodolcino. A darcene conferma ufficiale, in occasione dell’ultimo Trofeo Vanoni, niente meno che il CT azzurro Raimondo Balicco: «Devo ammettere che quella sondriese è stata una candidatura sofferta – ha esordito -. Una candidatura nata al di fuori della normale prassi, che di solito vede coinvolto il movimento italiano della corsa in montagna. Ciò nonostante, sono state superate le difficoltà insorte dopo un primo diniego della federazione. Infatti, il consiglio federale tenutosi venerdì 24 ottobre ha deciso di appoggiare la proposta di Campodolcino». Una bella sfida quindi per il patron del Mera Athletic Gino Valentini, per l’Alta Valle Spluga e per l’intera provincia di Sondrio: «In settimana la federazione scriverà al comitato internazionale WMRA fornendo tutte le credenziali del caso, le sicurezze e le garanzie necessarie per scalzare definitivamente la concorrenza». Concorrenza che, in questo caso, arriva dall’Est Europa: «Viste le incertezze e le difficoltà italiane era partita la candidatura della Repubblica Ceca. Va però detto che sulla carta noi siamo favoriti. I motivi? Molteplici; il movimento internazionale deve molto all’Italia e una nostra scesa in campo viene vista sempre e comunque di buon occhio sia per qualità organizzativa sia per organizzazioni all’avanguardia». In attesa di una conferma ufficiale, il morale degli addetti ai lavori e dei moltissimi appassionati è alle stelle: «Giusto che sia così – ha proseguito Balicco -, ma c’è da lavorare molto perché tutto posa andare per il meglio. Appena verrà confermata questa assegnazione, dovremo rimboccarci le maniche. Sono però convinto che Campodolcino, la Valtellina e l’Italia abbia le credenziali per potere fare bella figura». Tra coloro che saranno chiamati in causa in prima persona, oltre a istituzioni e uomini del Mera Athletic Club, vi sarà proprio il tecnico orobico: «Il mio ruolo sarà predominante nella scelta del percorso e vi posso assicurare che i titoli 2009 verranno assegnati su un tracciato tecnico. Troppe volte la corsa in montagna assomiglia a delle gare su strada. Sono del parere che quando le prove sono di salita e discesa, compatibilmente con il territorio nel quale ci si trova, i percorsi debbano essere tecnici».

SKIALP: presentata la 24ª Valtellina Orobie


Prima presentazione stampa, in comune ad Albosaggia, per la 24ª Valtellina Orobie; una delle kermesse scialpinistiche più belle e sentite del palcoscenico internazionale. In calendario per domenica 18 gennaio come seconda tappa del nuovo circuito di Coppa del Mondo ISMF, questa manifestazione si propone come una delle più attese della stagione agonistica 2008/2009. «E’ motivo di grossa soddisfazione potere ospitare la conferenza stampa di presentazione di una gara come questa – ha esordito il primo cittadino di Albosaggia Graziano Murada -. In tutti questi anni la Polisportiva ha sempre lavorato bene e la nuova federazione gli ha riconosciuto i meriti di tale impegno: in soli 2 anni la Valtellina Orobie è infatti rientrata di diritto nel circuito di Coppa del Mondo. Questo non deve essere un traguardo, bensì un trampolino di lancio. Mi piacerebbe che la tappa di Albosaggia diventasse una classica di inizio stagione. Così come l’Alta Valtellina o la Valmalenco sono conosciute e apprezzate nel mondo per o scialpino, noi lo dovremo essere per lo ski-alp». Tra i più convinti sostenitori di questa manifestazione pure il presidente della Provincia di Sondrio Fiorello Provera: «Sono presente in duplice veste: quella istituzionale e ovviamente in quella di amico della Polisportiva Albosaggia. La Valtellina Orobie è una gara d’eccellenza perché dietro le quinte vi è tanta passione, competenza e amore per il territorio. Un attaccamento che si sente “a pelle”. Continuate così». Archiviati i saluti di rito, ad entrare nei dettagli ci ha pensato il numero 1 della Polisportiva Franco Parolo: «Tanti complimenti mi lusingano e, sinceramente, mi lasciano anche un poco frastornato. Una cosa è certa, se la Valtellina Orobie è riuscita a tagliare simili traguardi, parte del merito va ad enti pubblici e sponsor privati che di anno in anno ci sostengono con impegno attivo. Il 18 gennaio 2009 debutteremo nel nuovo circuito ISMF e saremo il primo paese al mondo ad avere ospitato sia una tappa a squadre che una individuale di CDM. Ci attendono 2 mesi e mezzo davvero intensi, ma siamo pronti e motivati. Lo scialpinismo è ad una svolta epocale, ha creato una nuova federazione e un nuovo calendario internazionale - verrà presentata ufficialmente sabato ad Areches Beaufort, sede della Pierra Menta e paese gemellato con Albosaggia -. Ciò che si richiede alle società organizzatrici è un impegno maggiore per fare conoscere a quanta più gente possibile questa spettacolare disciplina. Cosa che sposa appieno la nostra filosofia». E le novità non sono certo finite: «Per il prossimo inverno proporremo una gara open giovanile a contorno di quella senior e un trittico di manifestazioni locali di livello: la Valtellina Orobie sarà gemellata alla Stralunata dell’Aprica e alla nuova Skiathlon della val d’Arigna. Insieme daranno vita al primo challenge denominato Skiathlon delle Orobie».


IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Miglia mancanti a Sydney 920 Miglia da Lima 7502 Mi sembra di aver percepito una certa ansia, in alcuni di voi. Insomma mi volete a terra il prima possibile. A chi lo dite!? Ma non abbiate fretta, 920 miglia sono sempre un bel viaggetto e conto di farle..... Ditemelo voi! Leggete in fondo. Aggiornamento molto breve perche´ ho nuovi problemi con la carica delle batterie. Questi ultimi 10 giorni sono stati poco generosi in fatto di sole (ha praticamente sempre piovuto tranne oggi, che per buona parte della giornata, benche´ coperto da alti strati di nuvole, qualcosina si e´ visto) e da quando ho incontrato le due navi tengo, precauzionalmente, sempre acceso l´AIS -solo la notte- e questo ha portato , ieri mattina, all´esaurimento completo della batteria che gestisce il dispositivo ( 9.4 V). Non una bella situazione in vista dell´intensificarsi, a breve, del traffico marittimo. Sto quindi cercando di barcamenarmi con l´unica batteria rimasta ed ho poca energia da "spendere" per mantenere acceso il pda. Due ottime giornate, di grade soddisfazione anche se non facili ed anche se mi hanno richiesto molte energie. Interessera´ sapere a Gianandrea che sto facendo le prove generali per le famose 60 miglia in 24 ore. In questo momento, aime´, il vento da SE mi sta portando lievemente a NW ma conto di recuperare la rotta alla prima occasione. Fabio: quale film o spettacolo ti piacerebbe vedere al tuo ritorno? Non vedo l´ora di vedere il film "Into the wild" che mi ha regalato Luchit! Carlo-Palma: di tutta la strumentazione quale e´ quella piu´ importante delle altre? Sicuramente il telefono satellitare: unico mezzo per rimanere in contatto con il team da cui poter ricevere comunicazioni. Mariano: c´e´ un po´ di narcisismo nel fare un´impresa del genere, che sai che tanta gente segue? No, in nessun modo. La gente mi segue perche´ attraverso un oceano e non attraverso un oceano perche´ c´e´ gente che mi seguirebbe. Non voglio essere antipatico ma devo fare in fretta. Scusa.

lunedì 27 ottobre 2008

CORSA IN MONTAGNA: Al Vanoni Forestale e Scolari... Super


A Morbegno mancava Marco De Gasperi, l’unico in grado di scendere sotto il muro dei 29’. (La speranza di tifosi e appassionati è che le incomprensioni tra il sei volte iridato di specialità e i dirigenti della kermesse morbegnese si appianino quanto prima. Il motivo? Semplice, a perderci sono tutti: corsa, spettacolo e tifosi!!) ma torniamo alla gara, a staccare il miglior tempo di giornata ci ha pensato Marco Rinaldi, per lui un 29’20” finale che ha dato il là all’ennesima strepitosa vittoria della Forestale Roma. Con gli avversari a spartirsi le briciole, il club di Gianbattista Scanzi ha per l’ennesima volta dimostrato di essere il numero 1.l responsabile delle aquile bianco verdi è infatti bastato rispolverare un evergreen come Lucio Fregona per rifilare ai transalpini, secondi classificati, un gap di 49”. Considerando che il terzo frazionista Lele Manzi ha corso senza particolari patemi, ieri la Forestale ha davvero impressionato. Pronti, via e il bresciano Marco Rinaldi ha subito ipotecato il successo con il miglior tempo di giornata (2920”). In seconda, Fregona si è difeso alla grande fermando l’orologio in 31’18”; a Manzi, quindi, la passerella finale. Secondi, e osannati da un pubblico caldissimo i francesi guidati da un arrembante Julien Rancon. Terzo posto per la Recastello di Fabio Ruga, Danilo Bosio e Massimiliano Ronca. Nella gara in rosa, la bresciana Cristina Scolari aveva davvero una marcia in più. Partita di gran carriera, nel primo tratto di ascesa ha costruito la propria vittoria. Giunta al tempietto, solo la polacca Mariola Konowalska sembrava resisterle. Ma l’azzurra della corsa in montagna ne aveva proprio di più. Dopo lo scollinamento al Bellini si è buttata a tutta in discesa e nemmeno una Maria Grazia Roberti in grande spolvero è riuscita a frenare il suo impeto. Piombata in solitaria sul rettilineo finale, la Scolari ha quindi centrato una bella vittoria in 22’39”.

sabato 25 ottobre 2008

SALEWA: Partner dei mondiali di alpinismo per guide alpine


Torino 24 ottobre 2008 - Da un decennio le Guide Alpine di tutto il mondo si ritrovano una volta l’anno per confrontarsi in una competizione “all’ultimo appiglio” e stabilire così chi tra loro può fregiarsi del titolo iridato. Nel 2008 è Torino a ospitare i Campionati Mondiali di arrampicata delle Guide Alpine e intenso sarà il programma delle competizioni riservate ai “maestri” della montagna che si svolgono presso la ClimbingHall di Via Braccini,18 a Torino . Si è iniziato quest'oggi con l’arrivo dei partecipanti, l’accreditamento e la necessaria iscrizione alla gara, e già nel pomeriggio il via alle qualificazioni che si concluderanno in serata, in tempo per la tradizionale cena “tutti insieme” prevista presso il Palazzetto. La struttura che ospita il campo di gara è dotata di una nuova palestra d'arrampicata recentemente ristrutturata grazie anche all’intervento del Comune di Torino, trasformandola in un centro sportivo di assoluta eccellenza. Il programma prosegue sabato con le qualificazioni per categorie e nel pomeriggio semifinali e finali. Al termine delle competizioni partecipanti e organizzatori, giudici e tifosi si trasferiranno al Museo della Montagna, per una visita alla galleria a cui seguiranno buffet e premiazioni. La mattina di domenica 26 ottobre, infine, visita alla Sacra di San Michele, imponente abbazia benedettina del XI secolo sulla cima del Monte Pirchiriano. La particolarità di questo appuntamento sta nel fatto che sarà possibile raggiungere la Sacra in navetta o, in alternativa, facendo la via ferrata da Chiusa San Michele. Ma non solo agonismo di alto profilo ai Mondiali dei “maestri di montagna”, perché gli organizzatori hanno previsto anche un “Family Contest” dove le stesse Guide Alpine in coppia con un familiare, potranno sfidarsi in un trofeo all’insegna del divertimento e dell’amicizia. Amicizia che lega anche Salewa e Dynafit, due brand del Gruppo Oberalp di Bolzano, a doppio filo con il pianeta delle Guide Alpine. Infatti i professionisti della montagna sono i principali interlocutori dell’azienda leader in Europa in attrezzatura e abbigliamento outdoor, non solo come utilizzatori quotidiani di prodotti Salewa e Dynafit, ma anche nel ruolo di “sviluppatori” al fianco dei tecnici dell’azienda. Il risultato di questa collaborazione, per esempio, è il nuovo Guide Sci Dynafit, attrezzi da scialpinismo sviluppati con i preziosi input delle Guide Alpine.

venerdì 24 ottobre 2008

CORSA IN MONTAGNA: Trofeo Vanoni, domenica si corre


I favori del pronostico sono ovviamente per il C.S. Forestale (che l’anno scorso ha stabilito il nuovo record a squadre) che schiera Emanuele Manzi (vincitore nel 2001 e 2003 a livello individuale), Marco Rinaldi e Lucio Fregona (vincitore 4 volte al Trofeo Vanoni). Ad insidiarli il terzetto della Gran Bretagna composto da Ian Holmes (miglior tempo in discesa lo scorso anno), Ricky Lightfoot e Nick Swinburne e la Francia che schiera Julien Rancon (miglior tempo al Trofeo Vanoni nel 2005), Manu Meyssat e Pascal Bertrand. Le altre squadre straniere sono: la Repubblica Ceca (Roman Skalsky, Richard Pleticha e Jan Havlicek), la Polonia (Daniel Wosik, Dariusz Zak e Marcin Swierc), la Slovenia (Bernard Jarc, Peter Oblak e Uros Vodopivec), il Galles (Paul Wathan, Mike Blake e Adrian Woods). Le squadre italiane più accreditate sono: Atletica Vallecamonica (Toninelli, Rinaldi, Agostini), La Recastello Radici Group (Bosio, Ronca, Ruga), il G.P. Legnami Pellegrinelli (con l’azzurro Luca Re, Gelmi, Pedersoli), il G.S. Orobie (Bonazzi, Baldaccini, Rocca), l’ADM Melavì Ponte (Zugnoni, Butti, Benedetti), l’A.S. Falchi Lecco (Ratti, Gatti, Trincavelli) e il G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati (Tacchini, Sansi, Curtoni).
A livello femminile occhi puntati sull’esperta MariaGrazia Roberti (C.S. Forestale) che di Vanoni ne ha già vinti tre (1996, 1999, 2006), ma che dovrà guardarsi le spalle dal giovane talento locale Alice Gaggi (G.S. Valgerola Ciapparelli), dalla polacca Mariola Konowalska e dalla lecchese Viola Valsecchi (Atletica Lecco Colombo Costruzioni). (fonte Speziale C.)

GRANFONDO: Val Caseis, Quella del 2009 sarà la 26ª edizione con “sprint”, classico, skating e Mini


Celebrate le nozze d’argento lo scorso febbraio in occasione dell’edizione numero 25, la Gran Fondo Val Casies corre verso l’episodio numero 26, in programma nelle giornate del 13, 14 e 15 febbraio 2009, per un evento che si ripresenta ininterrottamente dal 1984. Una nuova tre giorni in salsa altoatesina, dunque, con l’apertura sempre affidata all’antipasto veloce della sprint cittadina di Monguelfo nella serata di venerdì 13 febbraio, a precedere i due sostanziosi piatti di sabato e domenica, che hanno invece come centro operativo dell’evento il paese di San Martino, sede di partenza ed arrivo delle due gare. Nella giornata di sabato sarà proposta per il terzo anno consecutivo una 30 km in tecnica classica, vinta all’esordio dall’asso norvegese Anders Aukland e nel 2008 dall’azzurro del team lunghe distanze Marco Cattaneo, entrambi atleti che vantano nel personale curriculum la vittoria della FIS Marathon Cup, la Coppa del Mondo lunghe distanze. La chiusura domenicale, invece, sarà affidata all’ormai storico appuntamento con la granfondo in tecnica libera (alla 26.a edizione), con la possibilità per i concorrenti di scegliere se misurarsi sulla distanza di 30 km o su quella di 42 km. Una gara che lo scorso anno fu inserita nel prestigioso circuito di Coppa Europa (con vittorie del tedesco Tom Reichelt al maschile e dell’idolo di casa Karin Moroder al femminile), una promozione che toccò anche alla sprint di Monguelfo del venerdì, vinta dal francese Roddy Darragon e dalla tedesca Nicole Fessel, ricordando che parliamo di un evento sempre inserito negli altrettanto blasonati circuiti Euroloppet, Tirol Trophy, Gran Fondo Master Tour e Italian Ranking. Il comitato organizzatore altoatesino presieduto da Walter Felderer si appresta dunque a servire un altro tris di primi, con un’assoluta novità. Per la prossima edizione, infatti, il comitato ha pensato anche ai veri e propri amatori, quelli che non cercano il confronto con il cronometro, proponendo la nuovissima “Just for Fun”, in programma domenica sul percorso di 30 km (in tecnica libera). Gli iscritti a questa manifestazione non avranno numeri sulla schiena ma un semplice pettorale colorato e prenderanno il via in gruppo dopo i “big”. Per loro, ci saranno sul percorso tutti i servizi di ristoro, i medesimi riservati ai concorrenti della granfondo, con la possibilità però di fermarsi anche prima dei 30 km. Tutti parteciperanno anche al ristoro finale e riceveranno pure il diploma di partecipazione ed una speciale medaglia. Una domenica senza lo stress del cronometro e della calca in partenza, per non rinunciare alle bellezze paesaggistiche della Val Casies e al piacere dello sci di fondo. (Foto e Fonte newspower)

giovedì 23 ottobre 2008

IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Ancora un´ottima giornata! Alle 13, l´ora del pranzo, ero certo che avrei raggiunto le 50 miglia, ma nel pomeriggio le condizioni sono andate peggiorando. Sistemi nuvolosi molto estesi si sono susseguiti uno dietro l´altro portando venti forti principalmente verso Est e questo ha ridotto molto la mia velocita´. Era previsto verso sera l´inizio dei 3 giorni di via crucis con vento da Ovest e cosi´ e´ stato. Maledizione. Speravo in un cambiamento improvviso. La notizia buona di oggi e´ che ho raggiunto il meridiano della Nuova Caledonia quindi, se non fosse per questo benedetto vento da Ovest (la notizia brutta) che per i prossimi giorni mi tritera´ i nervi (e chissa´ dove mi portera´?!), potrei considerarla superata. A questo punto, davvero, davanti a me ho acque libere da isole e posso stare abbastanza tranquillo che in Australia, da qualche parte, arrivero´. Qualche aggiornamento fa dicevo che superando quest´ultima isola sarebbe stato talmente un grosso sollievo da considerare la traversata gia´ un mezzo successo. Ed infatti e´ cosi´: ho veramente sofferto molto questi ultimi 2 mesi, in piu´ di un´occasione ho tremato all´idea di non farcela, non avrei mai mollato -se e´ questo che vi chiedete- ma credevo che per uscire dai guai avrei avuto bisogno di un miracolo perche´ da solo non ce l´avrei fatta. Di un miracolo o di una possibilita´ e al momento giusto la possibilita´ e´ arrivata e non lo fatta fuggire! Attenzione pero´: non facciamoci prendere dagli entusiasmi troppo presto. Ne mancano ancora poco piu´ di mille e anche se per voi e´ solo qualche centimetro sul monitor, qui in realta´ e´ un abisso! In molti dite "E´ fatta!". Si´, e´ fatta fino a qua. Si esulta solo al mio VIA.:))

NOTIZIE DALLE AZIENDE: Angelika Rainer, prima donna in libera su “Italia61”


Per gli alpinisti il gruppo del Sella nelle Dolomiti offre un’ampia possibilità di vie, molte di queste considerate delle “conditio sine qua non” per i climber elite che si ritengono tali. In particolare c’è una scalata che attira e respinge una quantità industriale di alpinisti: la via “Italia61” sul Piz Ciavazes è attraente per la sua esposizione ma difficile da conquistare per i suoi passaggi esposti e al limite dell’umano. Aperta in artificiale nel 1961 da Bepi De Francesch con altri tre amici, la via viene considerata ancora oggi una “classica” e molti nomi pesanti dell’alpinismo si sono cimentati su “Italia 61” . Come Mauro “Bubu” Bole il primo a ripeterla in libera nel 2002, seguito poco dopo dai fratelli Florian e Martin Riegler. In questi ultimi anni la via ha acquisito ancor più notorietà, tanto che Angelika Rainer, sentendo i racconti del fidanzato Florian, incominciava a farci un pensierino. E così, abbandonata l’attività agonistica nell’arrampicata sportiva al vertice del movimento (è campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio 2008), la forte climber altoatesina mette in cantiere l’avvicinamento alla mitica salita. Una via come “Italia61” non la si conquista al primo tentativo, soprattutto se hai 22 anni d’età e Angelika lo sa bene. Nella scorsa primavera, quindi, inizia le prime ricognizioni sulla parete strapiombante che domina la Val di Fassa. “Volevo assolutamente farla” commenta Angelika Rainer “ma temevo che la mia esperienza alpinistica non bastasse e che avrei dovuto aspettare ancora qualche anno prima di poterla realizzare tutta in libera”. Un timore naturale, ma ormai “Italia61” la bionda del SALEWA alpineXtrem Team. Tentativo dopo tentativo Angelika prende confidenza con la parete, non senza qualche delusione che la costringe a rinunciare e tornare mestamente a casa, Ma poi nei successivi sopralluoghi supera i passaggi più delicati, come il tetto di difficoltà 8a che lei stessa nel suo rapporto descrive così: “E’ il tiro di corda più difficile, ma nonostante tutto mi sento proprio a mio agio. E’ un tetto orizzontale di cinque metri che parte subito dopo una placca impegnativa. Movimenti di questo tipo, così aerei e muscolari, si trovano solitamente in una sala boulder ma qui c’è una piccola differenza: 150 metri di vuoto sotto di te!”. Altri tentativi si susseguono, ma la storia tra Angelika e “Italia 61” sembra complicarsi anche per ragioni “naturali” come la pioggia e la grandine che la costringono a rientrare o come quella volta che in sosta perde una scarpetta d’arrampicata. Lo sconforto è sempre in agguato, ma Angelika non si arrende e in una splendida giornata di fine settembre, sotto l’occhio vigile di Martin Riegler, tutto sembra filare liscio: “Supero con facilità il punto chiave 7c+ e poi la placca” commenta una radiosa Angelika “e passo l’8a così come l’ho sempre voluto fare perché poi mi aspetta un tiro facile prima dell’ultimo passaggio 7a+ e sono in vetta!”. Con una salita di due ore e mezza Angelika Rainer è la prima donna a ripetere in libera “Italia61”: dalla cima del Piz Ciavazes Angelika vede le Dolomiti che danno il benvenuto all’autunno. Giunta a casa il fidanzato, Florian Riegler l’aspettava con una fascia, quella di Miss Italia, Miss “Italia61” ovviamente.

mercoledì 22 ottobre 2008

SKIALP: Esordio in Coppa del Mondo per la Sellaronda


Quella della 15ª edizione sarà una Sellaronda Skimarathon… mondiale. L’originale scialpinistica in notturna, che attraversa i quattro Passi di Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo, nel 2009 sarà inserita nel calendario di Coppa del Mondo a coppie, quale prima prova del prestigioso circuito (in tutto tre le gare in programma). La storica data è quella di venerdì 6 marzo. Storica perché mai prima d’ora la federazione internazionale aveva previsto in calendario una gara in notturna, né tanto meno una prova che vede il proprio percorso svilupparsi sulle piste da sci alpino. Una gara atipica, dunque, quella che il prossimo mese di marzo scatterà e terminerà ad Arabba, in provincia di Belluno, mentre quest’anno si partì da Corvara, in Alta Badia, secondo la classica alternanza (nel 2007, dunque, si partì da Selva Gardena, mentre nel 2006 toccò a Canazei, in Val di Fassa). Atipica perché si scosta dalle classiche competizioni di scialpinismo, grazie ad un percorso che, come detto, segue i tracciati delle piste da discesa, senza alcun tipo di passaggio alpinistico o fuoripista. Per giunta, in notturna. Una lunga carovana di “faretti“ che sfilano sui 42 km del percorso, con la bellezza di 2700 metri di dislivello positivo. Una vera e propria maratona riservata agli appassionati delle pelli di foca che, la scorsa edizione, chiuse le iscrizioni dopo soli 17 minuti, quanto bastò per vedere esauriti i 754 pettorali messi a disposizione dall’organizzazione (720, invece, gli iscritti del 2007, con chiusura delle iscrizioni dopo sole 3 ore dall’apertura). Numeri e dati che hanno catturato l’attenzione della federazione internazionale, la quale ha offerto al comitato organizzatore presieduto da Diego Perathoner un “biglietto di sola andata” per entrare nell’elite dello scialpinismo mondiale. Un’occasione imperdibile, sia per la Sellaronda Skimarathon sia per il movimento delle pelli di foca stesso, in questo caso vicino al pubblico il quale, come ogni anno, potrà seguire dal vivo la gara grazie ai passaggi ed ai cambi pelli nei quattro centri abitati delle altrettante vallate ladine attraversate dalla competizione, ovvero Arabba, Canazei, Selva Gardena e Corvara. È l’evento scialpinistico per eccellenza, a seguire il fortunato filone delle notturne. Una gara a coppie che richiede una certa preparazione, dettata dalla indiscutibile severità del percorso (tempo massimo 6h15’) e dalle mutevoli condizioni atmosferiche. A confermarlo è un albo d’oro impreziosito dalle firme della nobiltà delle pelli di foca, non ultime quelle di Guido Giacomelli ed Hansjoerg Lunger, trionfatori nella 14.a edizione col nuovo record di 3h15’07”, andando a migliorare il precedente primato (sempre loro, datato 2007) di oltre 4’ e precedendo i secondi classificati (la coppia Murada-Boscacci) di oltre 11’. Quella del 2008, quindi, fu l’edizione dei record, in tutto e per tutto, vinta al femminile dalla coppia formata dalla trentina Orietta Calliari e dall’altoatesina Annemarie Gross. L’apertura delle iscrizioni per il 2009 avverrà nella giornata di lunedì 9 febbraio, con chiusura in programma al raggiungimento del numero massimo di 320 coppie (la lista degli iscritti sarà pubblicata il giorno 17 febbraio sul sito www.sellaronda.it). Sarà quella la prima gara da vincere per gli aspiranti concorrenti. Per quanto riguarda la classifica, invece, ci penseranno i severi 42 km del percorso. Anche l’edizione del 2009 assegnerà punti pure ai fini delle classifiche della Coppa delle Dolomiti. Info www.sellaronda.it (Foto e Fonte Newspower)

CORSA IN MONTAGNA: Conto alla rovescia per il Vanoni 2008


Conto alla rovescia in casa CSI Morbegno per il 51° Trofeo Vanoni che si svolgerà sabato 25 e domenica 26 ottobre p.v. nella città del Bitto. Come sempre la rodata macchina organizzativa ha predisposto tutto al meglio: percorso, accoglienza, programma e pubblicità. “Ci aspettiamo complessivamente 700 atleti – spiega il vicepresidente Gianpietro Bottà – 150 staffette, che significano 450 atleti nella gara clou maschile, una cinquantina di donne e circa 250 giovani impegnati nel Minivanoni”. Numeri impegnativi, che richiedono una sapiente preparazione dell’evento:”Ormai ci siamo abituati – continua Bottà – da diversi anni abbiamo più di 100 staffette in gara. Ciò significa non solo preparare moltissimi pacchi gara, ma anche offrire un servizio completo e puntuale agli atleti: dalla segreteria agli spogliatoi ai controlli sul percorso. Possiamo fare tutto ciò grazie ai tantissimi volontari che ci aiutano, agli enti patrocinanti e ai numerosi sponsor”. Se percorso e programma sono gli stessi degli anni precedenti, non mancano però alcune novità. La prima è sicuramente il Trofeo, donato dal Comune di Morbegno, che è un premio triennale non consecutivo. Dopo essere stato assegnato lo scorso anno definitivamente al G.S. Forestale, quest’anno ci sarà un nuovo trofeo, il 14°, realizzato dallo scultore Abram, un’opera unica in bronzo dal grande valore artistico. Da non dimenticare che la vigilia della gara sarà caratterizzata da tre importanti eventi: alle ore 11.00 l’inaugurazione della via Llanberis, alle ore 16.00 il convegno tecnico d’aggiornamento “La corsa in montagna e i giovani” presso l’aula magna della scuola media “Vanoni” in via Ambrosetti e alle ore 18.00 la Messa nella Collegiata di S. Giovanni Battista. Soffermandoci invece sulle notizie più prettamente tecniche, si ricorda che le iscrizioni chiudono alle ore 12.00 di venerdì 24 ottobre e possono essere inviate via fax al numero 0342/637225 o via mail all’indirizzo info@gscsimorbegno.org. Tutte le informazioni sul Trofeo Vanoni sul sito internet www.gscsimorbegno.org o telefonando al numero 340/4606881. Le gare si svolgeranno secondo il seguente programma con partenza e arrivo nella centralissima via Vanoni: ore 9.00 partenza 31° Minivanoni, ore 11.00 partenza 25° Vanoni femminile, ore 14.00 partenza 51° Trofeo Vanoni, ore 17.30 premiazioni presso la palestra in piazza S. Antonio. (Cristina Speziale Addetto stampa G.S. CSI Morbegno)

SKYRUNNING: Intervista a Giorgio Pesenti, numero 1 del Valetudo


Abbiamo incontrato in azienda Giorgio Pesenti, responsabile di Valetudo Skyrunning Italia, società pluri-premiata nel mondo delle corse in montagna e costantemente impegnata nel contribuire allo sviluppo del movimento stesso in Italia ed in campo internazionale. C’è stata così l’occasione di parlare di alcuni temi importanti legati a questo mondo, oltre che dei risultati del Team Valetudo. Ogni domenica nel periodo estivo, sentiamo parlare di Valetudo e dei sempre eccellenti risultati del suo skyrunning team. Non tutti però conoscono questa realtà, puoi parlarcene e presentarci meglio la società, gli atleti ecc? La Valetudo skyrunning Italia è stata costituita quattro anni fa come skyrunning San Pellegrino Terme con due scopi: il primo è quello di proporre ai giovani la corsa in montagna aiutandoli a forgiare mente e spirito; il secondo è quello di vivere lo skyrunning come montagna-terapia ossia assaporare sensazioni ed emozioni uniche, dono gratuito della natura e della Bontà Celeste. Una precisazione è doverosa, la trasformazione da skyrunning San Pellegrino a Valetudo skyrunning Italia è nata per il forte contributo dell’azienda Valetudo nella persona del Dott. Bortolin Vittorino grande appassionato di montagna e nostro atleta. Per quanto riguarda gli atleti sono stati proprio Gotti Paolo, Bonfanti Fabio, Semperboni Michele a costituire l’Associazione stessa giocando un ruolo fondamentale nel suo sviluppo. Negli ultimi tempi poi è nato anche un settore rosa molto forte con Baronchelli P.Angela, Tiraboschi Carolina e Corinne Favre. Alle Orobie skyraid 2008 ha inoltre gareggiato con noi anche l’andorrana Stephanie Jemenez, poi in questa stagione hanno brillato anche la giovanissima Buzzoni Lisa e Scotti Ester. Infine ricordo con piacere i trascorsi con la nostra casacca di Vassalli Daniela che ha vestito in passato la maglia di leader del campionato mondiale individuale di skyrunning. Come nasce la partnership con La Sportiva? La collaborazione Valetudo skyrunning Italia con La Sportiva è nata esattamente un anno fa, dopo un incontro con il Sig. Lorenzo Delladio (amministratore delegato de La Sportiva, ndr) e con gli amici Massimo Dondio e Giuliano Jellici. Questa partnership è risultata estremamente positiva per due motivi: innanzitutto perché ha contribuito a sviluppare forti rapporti di amicizia tra il gruppo dei Testimonial la Sportiva con e le aquile della Valetudo, poi perchè La Sportiva ha fornito al nostro gruppo, in cambio di visibilità, le scarpe modello Lynx con le quali le aquile del cielo della Valetudo hanno gareggiato nel vari campionati di skyrunning. A questo proposito vorrei anche affermare che è stato un piacere fungere per la vostra azienda da tester ufficiali dei prodotti Mountain Running®. Le aziende che operano nel settore sportivo, contribuiscono spesso in maniera rilevante alla salute dello sport nel quale investono, in altri casi invece si limitano a sfruttarne i lati più commerciabili. In questo senso come giudichi le aziende che operano nel mondo dello skyrunning? Lo skyrunning è ancora uno sport di nicchia, per cui le aziende che investono in questo settore lo fanno quasi per pura passione e senza avere dei grossi ricavi, almeno non nell’immediato. Non è ancora un mondo come quello delle maratone su strada dove i praticanti sono milioni di atleti e le aziende vendono milioni di scarpette; le aziende che costruiscono calzature per le corse in alta quota più che altro sperano che i frequentatori domenicali delle montagne sostituiscano i vecchi scarponi con le scarpe dei maratoneti del cielo. Comunque, in sostanza la Sportiva contribuisce fortemente allo sviluppo del nostro movimento e alla salute degli atleti, costruendo calzature super ammortizzate e estremamente adatte a qualsiasi situazione così da evitare usura delle articolazioni e rovinose cadute. Anche in Italia lo skyrunning è ormai una realtà e anche se lontana dall’essere paragonabile a quella delle corse su strada, vede comunque le iscrizioni alle gare in aumento, i praticanti pure, l’interesse da parte dei media crescente. (intervista completa su www.corsainmontagna.it)

martedì 21 ottobre 2008

BOULDERING: Il Melloblocco 2009 si farà dal 7 al 10 maggio


Il 16 settembre scorso, presso il Comune di Valmasino, si è riunito il Comitato Organizzatore del Melloblocco® : la 6ª edizione si terrà in data 7-10 maggio 2009. Dopo lo straordinario successo dell'edizione 2008, che ha registrato 1500 iscritti alla manifestazione ed oltre 4000 presenze in Valle, viene riproposta la stessa formula in 4 giornate in cui si succedono il classico raduno sui sassi, incontri, serate con musica e presentazioni, visite guidate ed altre attività legate all'ambiente, con particolare attenzione ai giovanissimi e alla neo-costituita Riserva Naturale della Val di Mello. Per informazioni sulle condizioni di partecipazione alla manifestazione come sponsor, espositore al villaggio del Melloblocco®, o altra forma da definirsi e per richiedere materiale per la comunicazione, non esitate a contattare: Ufficio Turistico Val Masino via Roma 2, 23010 Valmasino (SO) tel. 0342641117 cell. 3381762312

NOTIZIE DALLE AZIENDE: Garmin con Basso per il rientro in gruppo


Nel periodo lontano dalle corse Ivan Basso non è mai stato solo: oltre all’affetto di numerosi tifosi il ciclista varesino ha potuto allenarsi grazie anche al supporto di Garmin e del suo GPS specifico per il ciclismo, l’Edge 705. In occasione del salone della bicicletta di Milano, Ivan Basso illustrerà le tracce e gli allenamenti registrati dal suo Garmin. Intanto al rientro alle gare atteso nella Japan Cup, sfoggerà il nuovo satellitare personalizzato con i colori della sua bicicletta. Non ha mai smesso di pedalare, nemmeno quando fuori pioveva o faceva 40 gradi all’ombra. Ivan Basso prima ancora di essere un professionista è un amante del ciclismo, e anche lontano dalla quotidianità dell’agonismo, ha sempre continuato ad allenarsi. Il prossimo 26 ottobre farà il suo rientro in gruppo in occasione della Japan Cup e, c’è da starne certi, sarà in forma splendente. Ad allenarsi con lui da più di un anno c’e Garmin, l’azienda leader mondiale nella produzione di navigatori satellitari e brand di riferimento anche nel campo sportivo e, in particolare, nel ciclismo. Il varesino Ivan Basso, infatti, si è sempre allenato con un Garmin Edge 705 sul manubrio, uno strumento che gli ha consentito di monitorare in tempo reale numerosi parametri come velocità, frequenze cardiache, chilometraggi, cadenze e persino la potenza sviluppata grazie alla compatibilità con i sistemi SRM. In altre parole è come se avesse avuto al suo fianco un coach permanente. Uno strumento che i migliori professionisti non vogliono più abbandonare, e come Alessandro Ballan e Damiano Cunego, anche Ivan Basso è un vero fan della più evoluta tecnologia satellitare attualmente in commercio. Tuttavia, ora che rientra alle competizioni Ivan avrà un Edge speciale. Infatti, Garmin gli ha consegnato il nuovo Edge personalizzato con i colori della sua bicicletta: nella foto a fianco Matteo Bortesi Product Specialist Sport di Garmin Italia consegna a Ivan Basso il “nuovo” Edge 705 aerografato in un unico esemplare. E per analizzare la gara nel Sol Levante e ancor più per scoprire i suoi allenamenti durante la scorsa estate, Ivan Basso sarà presente il pomeriggio di sabato 8 novembre allo stand Garmin in occasione di Eicma, il salone della bicicletta di Milano. Grazie ad uno schermo gigante e alla assistenza dello staff Garmin, Ivan Basso descriverà nel dettaglio le tracce dei suoi allenamenti per scoprire così il lavoro di preparazione di un grande rientro. Successivamente alla fiera, i tracciati saranno disponibili sul sito web di Garmin perché chiunque, amatore o professionista, possa scaricarli e confrontarli con le proprie prestazioni. (Informazioni per il pubblico: www.garmin.it)



IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


C´è una canzone di Bennato che mi piace molto e che in questi ultimi tempi mi risuona costantemente nelle orecchie come una specie di inno. Si intotola "Un giorno credi" e comincia cosi´: «Un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo, in un altro ti svegli e devi cominciare da zero.» Sono nuovamente alle prese con le solite maledette correnti. Dopo i quattro bellissimi giorni in cui ho fatto la lunga discesa verso Sud-Ovest, da ieri sono entrato, per l´ennesima volta, in una zona di correnti (ovviamente verso Nord), proprio quando ormai mi sentivo pronto per superare la Nuova Caledonia a volo di gabbiamo. E´ davvero sempre piu´ misterioso questo Pacifico. Non mi sarei mai aspettato queste difficolta´. E´ dal 3 settembre che non faccio altro che passare da una zona con corrente buona ad un´altra con corrente sfavorevole tanto che ormai anche quando tutto va bene come la settimana scorsa non posso evitare di chiedermi "Per quanto andra´ bene?". Di positivo c´e´ il fatto che le condizioni buone/cattive si susseguono tra di loro molto rapidamente -questione di 2/3 giorni- questo e´ qualche cosa che, nei giorni NO, mi fa reagire bene. Sta di fatto che questo tira e molla mi ha logorato i nervi. Ho soprannominato la Nuova Caledonia Nuova Sin-sin, sapete il carcere di massima sicurezza americano da cui e´ impossibile evadere? Ecco, la stessa cosa e´ per me questa isola! Mi sembra sempre di esse sul punto di superarla poi pero´ capita sempre qualche cosa di sinistro. Ogni volta che la guardo mi mette paura. Le sue isole intorno, la barriera corallina ad Est, la sua mole che si frappone tra me e l´Australia come un muro di cemento ed io, non importa dove, ci sono sempre troppo vicino. Giorno dopo giorno sta acquistando sempre piu´ significato ed oramai, superarla, e´ diventata la mia missione impossibile e l´unico oggetto dei miei pensieri. La canzone continua dicendo: «A questo punto non devi lasciare, qui la lotta e´ piu´ dura, ma tu, se le prendi di santa ragione insisti di piu´»

lunedì 20 ottobre 2008

NOTIZIE DALLE AZIENDE: Salewa... Emozioni in neve fresca


Tra le racchette da neve della linea Tacul, la versione Light è il prodotto di punta dell’intera proposta SALEWA, con l’innovativo e brevettato sistema di regolazione Rapid Size Adjustment (RSA). L’apertura frontale consente una camminata confortevole come non si era mai visto prima, facilitata anche dalla leggerezza e robustezza della “ciaspola”. SALEWA propone le proprie racchette da neve in un set completo di custodia e “Snow Trek”, i bastoni telescopici che facilitano la camminata. Completano l’offerta la versione lady, quella per i più piccoli e i modelli Crampon e 10 Pin. Sono sempre di più gli amanti degli sport invernali che desiderano allontanarsi dalle piste affollate e assaporare un ritorno al passato, alla riscoperta di un contatto autentico con la natura, e forse per questa ragione rispolverare vecchie (si fa per dire) attrezzature per camminare sulla neve: le “ciaspole”. Alla sua terza stagione invernale per la collezione di racchette da neve, SALEWA, fornitore leader in Europa per l’attrezzatura da montagna, compie un ulteriore passo in avanti, offrendo (unico caso del comparto) una gamma completa di accessori coordinati come ghette (ben quattro modelli), abbigliamento, zaini e optional. Il modello Tacul è il prodotto di punta della collezione 2008/09. Questa racchetta da neve è particolarmente performante grazie ad una costruzione con apertura frontale, disegnata per prevenire il noioso accumulo della neve sotto gli attacchi. L’adattamento dello scarpone all’attacco è estremamente facile e veloce in virtù del sistema RSA (Rapid Size Adjustment): è sufficiente posizionare la parte anteriore del piede nel puntale dell’attacco e stringere la talloniera fino alla perfetta calzata. E per spingere la parte del tacco di nuovo indietro, basta semplicemente sganciare il meccanismo di chiusura. Per aumentare la presa sulla neve sono stati posizionati i tacchetti metallici che consentono un grip affidabile anche su terreni ghiacciati, e per facilitare la marcia in salita la racchetta da neve è dotata di un alzatacco. Il modello Tacul è costruito con materiali termoplastici leggeri e resistenti fino a –30°C ed è proposto in diverse varianti per meglio adattarsi alle esigenze di chi le usa: donna, light, crampon, 10pin e junior. Informazioni per il pubblico: www.salewa.it

CORSA IN MONTAGNA: De Gasperi "Super" alle Marmitte dei Giganti


Chiavenna (So): In una splendida giornata di sole si è svolto il 27° Trofeo Marmitte dei Giganti, gara nazionale di corsa in montagna a staffetta a tre maschile e individuale. La manifestazione, organizzata dal Gp Valchiavenna Liquigas con il patrocinio della Città di Chiavenna, della Comunità Montana della Valchiavenna, della Provincia di Sondrio e della Regione Lombardia, con la sponsorizzazione del Credito Valtellinese è vissuta tutta nel segno della Forestale di Roma. Si è cominciato con la prova femminile che ha visto subito involarsi Maria Grazia Roberti (Forestale Roma) che ha letteralmente fatto il vuoto dietro di sé andando a vincere in tutta tranquillità con il tempo di 25’ 26 ad un minuto circa dal suo record stabilito lo scorso anno. Dietro di lei una grande Alice Gaggi. La giovane atleta del Gs Valgerola Ciapparelli ha ottenuto una splendida seconda piazza chiudendo in 26’27. Terzo posto per la giovane lecchese, prima junior, Viola Valsecchi dell’Atl. Lecco Colombo Costruzioni in 28’17 seguita da Federica Del Curto, anche lei junior del Gp Valchiavenna Liquigas con 28’50 e Mara Ciaponi, master 45 del Gp Talamona con 28’51. Nella prova maschile, in prima frazione Marco Rinaldi (Forestale) ha subito fatto il vuoto arrivando primo con 28’06 seguito a più di un minuto da Silvio Gatti (Falchi Lecco) e Stefano Butti (Adm Melavì Ponte). In seconda frazione Emanuele Manzi ha aumentato il vantaggio portandolo a oltre due minuti su Carlo Ratti (Falchi) con Mattia Curtoni (Csi Morbegno) che risaliva in terza posizione. Nella terza frazione Marco De Gasperi con una gara splendida allungava ancora con la forestale che vinceva così con oltre quattro minuti sui secondi demolendo anche il record a squadre abbassato di oltre un minuto e portato a 1h 24’48. Secondo posto per i Falchi di Lecco con Silvio Gatti, Carlo Ratti e Davide Trincavelli in 1h 29’23 seguiti dal Csi Morbegno con Stefano Sansi, Mattia Curtoni e Giovanni Tacchini con 1h 31’13. Quarto posto per l’Atl. Valli Bergamasche con Massimiliano Zanaboni, Claudio Amati e Mirko Bianchi con 1h 32’09 e quinto per il Gs Orobie A con Alex Baldaccini, Alex Scandolera e Massimiliano Rocca con 1h 32’40. Sesto posto per l’Adm Melavì Ponte con Butti ,Sanna e Zugnoni, settimo per il Csi Morbegno B con Leoni, Nobili e Gianoncelli, ottavo per il Santi Nuova Olonio A con Penone, Barona e Paragoni, nono per il Valgerola Ciapparelli A con Songini, Volpi e Della Torre, decimo per il Gs Orobie B con Pirola, Tassi e Baldaccini. Record anche a livello individuale con Marco De Gasperi (Forestale) che, con 27’34 ha abbassato il precedente primato stabilito da Emanuele Manzi nel 2004. Dietro di lui i suoi compagni di squadra Marco Rinaldi con 28’06 e Emanuele Manzi con 29’08. (Fonte Flavio Mezzera, Foto Sergio Rocca)

domenica 19 ottobre 2008

SCI DI FONDO: tradizionale appuntamento di Santo Stefano a Fiera di Primiero


Festeggiato il primo lustro di storia nel 2007, la Ski Sprint Primiero Energia torna anche quest’anno, confermata per il giorno di Santo Stefano, dunque per venerdì 26 dicembre, sempre organizzata dal collaudato team dell'Unione Sportiva Primiero San Martino. Un appuntamento ormai classico per gli specialisti delle sprint, che torneranno a Fiera di Primiero per il sesto anno consecutivo, con la gara che ha cambiato formula proprio l'anno scorso passando da team sprint a sprint individuale. La vittoria, nel 2007, andò al poliziotto emergente (ora inserito nella squadra nazionale Vancouver 2010) Marco Fiorentini, il quale ebbe la meglio sull'altro nazionale Fulvio Scola e sul padrone di casa (è primierotto di Transacqua) Bruno Debertolis, vincitore della prima edizione della gara trentina nel 2003, quando trionfò in coppia con Gianantonio Zanetel. Anche quest'anno, quindi, ci sarà una prima fase di qualificazione e poi le fasi ad eliminazione diretta riservate ai primi sedici classificati, con quarti di finale, semifinali e finali, per una competizione che si annuncia spettacolare, anche se non potrà godere della presenza degli atleti di primissimo piano, impegnati nel Tour de Ski, la rassegna a tappe dello sci di fondo che scatterà il giorno successivo da Oberhof, in Germania. I motivi di interesse, ad ogni modo, non mancheranno, memori della spettacolare edizione di un anno fa, con le vie del centro abitato di Fiera di Primiero a tornare protagoniste, per una formula che piace sempre di più e che sta trovando seguito e successo pure in Coppa del Mondo (ad esempio con la sprint di Praga del Tour de Ski). Il tutto giocherà ancora una volta a favore del pubblico, che potrà seguire in presa diretta alcuni dei migliori interpreti della speciale disciplina dello sci di fondo, con fondisti in rappresentanza anche delle nazionali straniere, come ormai consuetudine in occasione della gara trentina. Una gara che, quest'anno, assumerà valore ai fini delle classifiche di Coppa Italia, un altro passo verso quella promozione in Coppa Europa che il comitato organizzatore dell'US Primiero San Martino si è posto come prossimo obiettivo. (Fonte e Foto Newspower)

SCI DI FONDO: I mondiali Fiemme 2013 partono con il piede giusto


La cadenza biennale dei campionati mondiali di sci ci porta rapidamente al 2009, col mese di febbraio che vede in calendario le discipline alpine e nordiche, rispettivamente in Val d’Isère (FRA) e a Liberec (CZE). La FIS in questi giorni ha effettuato la “final inspection” nelle due località, ovvero un’analisi dettagliata della situazione organizzativa a quattro mesi dal via.

È successo nei giorni scorsi anche a Liberec, con “invitati speciali” i comitati organizzatori di Oslo 2011 e di Val di Fiemme 2013. Ad aprire i lavori della speciale “seduta” di ben sei ore è stato addirittura il Primo Ministro della Repubblica Ceca Mirek Topolánek, un segno qualificante dell’interesse del governo nazionale per questo grande evento, a cui farà seguito appunto Oslo nel 2011 e la Val di Fiemme nel 2013, dopo le due edizioni precedenti e di successo del 1991 e del 2003. Lo stato dei lavori a Liberec è a buon punto, tanti progetti sono stati portati a termine, qualcuno è ancora in via di ultimazione, ma probabilmente il comitato presieduto dalla campionessa olimpica e mondiale Katerina Neumannova dovrà affrontare in affanno qualche situazione. Emergenza dovuta soprattutto a problemi economici - il comitato annuncia nel preventivo un deficit di 5 milioni di Euro - ed al fatto che l’agenzia incaricata non ha ancora definito le sponsorizzazioni al completo. La copertura delle risorse mancanti è quindi stata garantita dallo stesso Primo Ministro. Anche Oslo è in ritardo con qualche impegno, ma c’è ancora molto tempo da dedicare alla costruzione del nuovo trampolino ed al completamento del progetto. La FIS ha però riservato un momento della “final inspection” anche alla Val di Fiemme, alla luce del primo sopralluogo dopo l’assegnazione dei campionati iridati del 2013 avvenuta in maggio. Parole rimarcate soprattutto dal segretario generale della FIS Sarah Lewis, la quale ha voluto elogiare il comitato fiemmese per l’operatività messa in moto in così pochi mesi e per l’avvio dei progetti sia a livello tecnico che organizzativo. (Fonte e Foto Newspower)

SCI DI FONDO:Sgambeda... il primo appuntamento nordico della stagione


Livigno (SO) – Da diverse stagioni gli amanti dell’agonismo all’aria aperta trovano a Livigno il “terreno” ideale con tre manifestazioni di carattere internazionale: d’estate la Pedaleda in mountain bike e la Stralivigno di corsa, poi d’inverno, poco prima che il Natale diventi l’unico protagonista, ecco che arriva la Sgambeda , la prima marathon di sci di fondo della stagione. Organizzate dalle associazioni sportive locali con il coordinamento dell’Apt Livigno, le tre competizioni rappresentano la proposta “Open Air” del piccolo Tibet, un circuito che premia tutti coloro che portano a termine le gare del trittico. E come tutte le classifiche esiste un vincitore che nel caso dell’edizione 2007 di Livigno Open Air è stato Bruno Carrara , il forte azzurro di sci di fondo. “A Livigno sono venuto spesso con la nazionale di fondo per la preparazione” dichiara il fondista bergamasco “e sono sempre stato colpito dalla bellezza della valle, quindi tornare qui per competere anche d’estate è sempre emozionante e motivante”. E al pensiero di ripetere il successo anche nell’edizione 2008 di Open Air Bruno Carrara ride sornione poiché, dopo il 48esimo posto alla Pedaleda e lo strabiliante (…anche per lui!) sesto posto nella Stralivigno, conduce la testa della classifica. LA SGAMBEDA A dieci giorni dal Natale andrà quindi in scena la Sgambeda , la granfondo di sci che sulla distanza di 42 chilometri apre la stagione della FIS Marathon Cup, la coppa del mondo delle lunghe distanze. Giungono nel frattempo le conferme dei grandi campioni (tra cui Bjorn Daehlie, il più grande fondista di tutti i tempi) e delle nazionali più rappresentative della disciplina, Norvegia e Svezia in testa, che apriranno il lungo serpentone con centinaia di amatori alle loro spalle che accenderanno le polveri in vista di un’altra stagione spumeggiante. Tutto confermato anche sul fronte del montepremi di 21.000 Euro, suddiviso tra i primi 6 classificati della categoria maschile e femminile, come da regolamento FIS Marathon Cup, e premi in natura dal 7° al 10° posto.

venerdì 17 ottobre 2008

SCI DI FONDO: Millegrobbe. Sabato 17 gennaio 30 km in classico, domenica 18 altrettanti in tecnica libera


Siamo ormai in autunno e, messi da parte le biciclette e gli skiroll, gli sportivi amanti della fatica cominciano a concentrarsi sulla stagione invernale. Quella delle granfondo e degli sci stretti, che vivrà nuovamente uno dei momenti “clou” nel corso del terzo week-end del mese di gennaio. Protagoniste, ancora una volta, le nevi trentine dell’altopiano di Lavarone e del centro del fondo di Malga Millegrobbe, pronte ad ospitare la 28.a edizione di una delle classiche dell’inverno, la Gran Fondo Millegrobbe. L’appuntamento è per le giornate di sabato 17 e domenica 18 gennaio 2009, per una due giorni di gare con apertura affidata alla tecnica classica (novità del 2008 confermata anche per questa nuova edizione) e replica domenicale in tecnica libera. A sparire, invece, è la consueta tappa del venerdì (lo scorso gennaio ci fu un inedito prologo di 2 km in salita), per un programma che passa quindi da tre a due tappe. Una decisione che il comitato organizzatore presieduto da Enzo Merz ha preso per soddisfare le richieste dei partecipanti stessi, prontamente accontentati. Il via, quindi, nella giornata di sabato, con una competizione in tecnica classica che si correrà sulla distanza di 30 km. Per quanto riguarda il tracciato di gara, il centro del fondo di Malga Millegrobbe fungerà da quartier generale dell’evento, nonché da sede di partenza ed arrivo, ma il percorso molto tecnico interesserà anche i pascoli di Passo Vezzena. Tappa in classico che, così come in occasione dell’ultima edizione della granfondo, assumerà la titolazione di “Marcialonga Tune-up”, presentandosi come gara di preparazione in vista della regina delle granfondo (la Marcialonga di Fiemme e Fassa), in programma la domenica successiva. (Fonte e Foto Newspower)

giovedì 16 ottobre 2008

CORSA IN MONTAGNA: domenica Le Marmitte dei Giganti


Chiavenna (So) -Grande attesa per il 27° Trofeo Marmitte dei Giganti, gara nazionale di corsa in montagna a staffetta a tre maschile e individuale femminile che si terrà domenica prossima 19 ottobre a Chiavenna. Sicuramente al via il pluricampione mondiale della specialità il bormino Marco De Gasperi che proprio domenica scorsa ha definito il nostro percorso il più bello d’Italia. Con lui in gara Claudio Rinaldi e Marco Agostini con la Forestale che parte come la più accreditata favorita della gara. Contro di loro giocheranno le proprie carte l’Atl. Valli Bergamasche, la Recastello di Gazzaniga, la Valle Brembana, la Val Canonica e le tante formazioni della nostra provincia. Nella gara femminile favorita d’obbligo Maria Grazia Roberti (Forestale) che lo scorso anno ha stabilito il nuovo primato della gara che troverà sul suo percorso Cristina Scolari (Valle Canonica) e la nostra Alice Gaggi. La manifestazione è una corsa in montagna di km. 6,8 da ripetersi tre volte per ogni frazionista maschile, di km. 4,2 per le concorrenti di quella femminile. La peculiarità del Trofeo Marmitte dei Giganti è dovuta anche al percorso veramente unico che si svolge all’interno dell’omonimo parco riserva naturale regionale famosa in tutta Europa per i fenomeni di erosione glaciale (le marmitte appunto) le incisioni rupestri e le antiche cave di pietra ollare. Passaggi su scivoli glaciali, dentro le “trone” (cave in grotta), tra i suggestivi Crotti. Un percorso che ha fatto conoscere a tante persone le bellezze del Parco Naturale delle Marmitte. E per il quarto anno consecutivo tante le novità con un tracciato finalmente sempre tecnicamente valido ma senza alcuni passaggi pericolosi che sono stati tolti in modo di rendere la manifestazione ancora più spettacolare e attraente. Partenza da Pratogiano, salita fino al Belvedere poi la traversata fino al Roccolo e da qui al passo di Capiola poi la prima lunga discesa fino alla presa dell’acquedotto, la nuova salita con il passaggio in grotta nella trona, sopra le Marmitte dei Giganti a Pratogrande, di nuovo al Passo di Capiola quindi la discesa fino a Prosto e da qui attraverso Poiatengo,il passaggio in Piazza Castello e l’arrivo tra i Crotti in Pratogiano.

IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Miglia da Lima su ortodromica 6300 Miglia da Lima effettive 7063 Miglia da percorrere fino a Sydney circa 1300 Scusate il lungo silenzio, ma i 3 giorni appena passati sono stati molto pesanti. Ho pensato spesso che avrei dovuto aggiornarvi sull´andazzo, ma rimandavo sempre a dopo e quando il "dopo" arrivava ero sempre sul punto di addormentarmi e lasciavo perdere. Questo, credetemi, e´ il primo momento (negli ultimi 3 giorni) in cui non faccio niente! Come avete potuto notare dalla mia picchiata verso Sud ho avuto il mio bel da fare ad uscire da una situazione che se fosse continuata ancora per qualche giorno avrebbe compromesso (io ne ero ormai certo, Roger, Francesca e Manubrio erano ancora incredibilmente ottimisti) la riuscita della traversata. Per farla breve, ero molto a Nord rispetto al passaggio obbligato a Sud della Nuova Caledonia e la corrente -la solita maledetta corrente- non mi permetteva, benche´ ci stessi provando con tutto me stesso, di guadagnare sufficienti miglia verso Sud. Questo mi avrebbe posto presto davanti ad un inquietante interrogativo: cosa fare della mia traversata? Cercare di avvicinarsi alla Nuova Caledonia e, con il primo battello, chiedere di essere scortato a terra (troppo pericoloso farlo da solo perche´ la zona Est dell´isola e´ piena di coralli) oppure invertire immediatamente la rotta e puntare verso il Nord dell´Australia, per esempio Cairns? Passare a Nord per poi scendere era una possibilita´ inrealizzabile a causa dei venti prevalenti da Sud.(continua su www.alexbellini.it)

mercoledì 15 ottobre 2008

NOTIZIE DALLE AZIENDE!!! SKIALP: and the winner is... Dynafit Se7en Summits


Il modello Se7en Summits rappresenta il non plus ultra nel campo dello scialpinismo. Lo dicono i test comparativi di ben sei riviste internazionali di settore che conferiscono agli sci Dynafit il bollino di “miglior acquisto”. Fantastici da sciare e belli da vedere, gli sci Se7en Summits danno sfoggio di sé nella mostra Sci & Design in programma a Torino fino al 2 novembre. Si prospetta come il vero best seller dell’inverno: lo scialpinismo ha un protagonista e il suo nome è Se7en Summits. Lo sci prodotto da Dynafit è senza ombra di dubbio il prodotto di riferimento per chi ama conquistare le vette alpine (e non solo) con gli sci ai piedi e discendere in neve fresca. Lo sci Se7en Summits progettato con la consulenza degli atleti Dynafit, è il frutto di anni di ricerche e sperimentazioni sulle nevi di tutto il mondo: dalle vette andine in Sud America a quelle himalaiane, lo sci Dynafit ha dimostrato sulle montagne più alte dei sette continenti di essere affidabile su ogni tipo di neve, garantendo ottima tenuta in tutte le condizioni. L’ampia sciancratura della spatola e il raggio ridotto della coda dello sci garantiscono un alto margine di errore e allo stesso tempo precisione su ogni tipo di terreno. Infine, come tutta la nuova produzione di sci Dynafit l’anima delle aste è in legno di paulonia, pianta che cresce robustamente in tempi veloci e conservando una bassa densità. Quindi un legno leggero e resistente che conferisce un „nervo“ unico allo sci. Presentato lo scorso anno, lo sci Se7en Summits non solo ha riscontrato i favori del mercato ma ha conquistato ben 6 riconoscimenti da parte di altrettante autorevoli riviste di settore. Infatti le testate SkiMagazin, DSV Activ, PlanetSnow, MonteBianco, Bergsteiger e Alpin, hanno giudicato lo sci Se7en Summits come il miglior acquisto. (foto e Fonte Cometapress)

lunedì 13 ottobre 2008

CORSA IN MONTAGNA: al Trofeo Giugni si confermano Marco De Gasperi e Cristina Scolari


Trofeo Massimo Giugni, ennesimo record di presenze e successi di giornata per il campionissimo bormino Marco De Gasperi e l’altra azzurra della corsa in montagna Cristina Scolari. Passano gli anni, ma quella di Albosaggia si conferma una manifestazione che piace. A dirlo sono i numeri con 189 adulti e 133 giovani. Sui saliscendi orobici, il sei volte iridato di specialità si è subito messo davanti a tirare sgranando il gruppo di testa. Come lui ha fatto la bresciana, super favorita dei pronostici. Alle spalle dei fuggitivi seguivano Alice Gaggi, nella gara in rosa, e il duo Davide Pilatti – Marco Agostini in quella maschile. Con il passare dei chilometri le posizioni si sono via via delineate con De Gasperi ancora una volta sorridente in solitaria al traguardo di castello Paribelli. Per lui riscontro cronometrico di 39’31”. Niente record, dunque, ma un tempo di assoluto rispetto vista la piccola modifica apportata alla prima parte di gara. Modifica apportata per inagibilità di un tratto di percorso. Classifica alla mano, sul podio sono saliti i due bresciani Marco Agostini – 41’13” – e Davide Pilatti – 41’18”-, mentre nella top ten di giornata menzione d’obbligo per le prove di Stefano Sansi, Fikre Tekle, Michele Penone, Alberto Barona, Christian Pizzatti, Enrico Gianoncelli e Maurizio Nobili. Nella prova femminile, dietro la Scolari – 48’28” -, argento e bronzo per le ragazze del Team Valtellina Alice Gaggi - 48’43 –, Raffaella Rossi 51-24”-. Giù dal podio, ma altrettanto bene sono andate Enrica Mattaboni, Serena Piganzoli, Lucia Pianta, Lucia Moraschinelli, Marina Testini, Simonetta Fendoni e Michela Acquistapace.

CORSA IN MONTAGNA: In Sardegna vince ancora Marco Gaiardo


Gaiardo e Roberti, come da pronostici: i due "veterani" azzurri a firmare l'albo d'oro della quindicesima edizione della Mare-Montagna. La Sardegna, insomma, continua a dire bene sia al bellunese dell'Orecchiella Garfagnana, qui già vincitore nel 2007, sia alla bresciana della Forestale, prima invece nel 2006. Un clima quasi estivo ha accolto alcuni dei migliori interpreti della corsa in montagna italiana, ancora una volta scesi a Dorgali per mettersi alla prova su quei sentieri, su quelle strade che dalla spiaggia di Cala Gonone arrivano sino al Comune nuorese, prima alla sua pineta, poi nel suo centro storico. La prova femminile (6150 mt.) vive sulla fuga della Roberti, che in un valido 26'43" (a 21" dal record del percorso, Salvini 2007) per prima giunge al traguardo. Alle spalle è Cinzia Passuello (Vittorio Alfieri Asti) a prevalere per la seconda piazza, distanziata di 33", e nel finale capace di allungare con decisione su Vittoria Salvini (Valle Brembana), che chiude così terza a 38". Giù dal podio si ferma la corsa di Pierangela Baronchelli (Jaky Tech), staccata di 1'08", mentre Ilaria Bianchi (Comense) è quinta a 2'41". Sesta piazza per la migliore delle atlete sarde, Eleonora Bazzoni (Dept Porto Torres), che chiude in 30'42". Sui 10150 metri della prova maschile, è il grande favorito Marco Gaiardo (Orecchiella Garfagnana) ad allungare sin dalle prime battute. Il percorso è quello classico, prevalentemente in salita e con tratti decisamente pedalabili inframezzati da altri invece parecchio più ripidi. Al traguardo, l'azzurro non finisce lontano dal record da lui stesso realizzato nella scorsa stagione (39'56") e con 40'05" tiene a bada un pimpante Marco Rinaldi (Forestale), alla fine staccato di 36". Per il podio, è sfida tra altri due forestali, con il mai domo Davide Milesi (41'32") ad avere la meglio su di un Emanuele Manzi (41'39") alle prese con l'improvviso riacutizzarsi dei postuni della caduta rimediata alla Smarna Gora la settimana precedente. La quinta piazza è di un abituée della prova sarda, Filippo Barizza (Atl. Brugnera, 43'30"), mentre sesto, al piccolo trotto, chiude l'atteso Antonio Toninelli (Atl. Valle Camonica). Settimo è Pietro Brau (Atl. Goceano - 46'05"), che va così a soffiare la palma di migliore degli atleti regionali ad Ignazio Sagheddu (Atl. San Sperate - 46'25"), colui che insieme all'affiatato gruppo della Polisportiva Gonone Dorgali continua con passione, ogni anno, a riproporre la "pazzia" di una corsa in montagna nazionale in Sardegna. (Fotne e Foto corsainmontagna.it)

sabato 11 ottobre 2008

IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Francesca-Penelope mi ha soprannominato Elastic man per questo mio su e giu´, tira e molla con il vento. Non vi nascondo che non ne posso piu´, chi mi ha sentito a Caterpillar l´avra´ intuito. Lo so che per arrivare a Sydney dovro´ passare chissa´ quanti momenti cosi´ ancora. Ero pure stato avvisato che ci sarebbe stata questa nuova botta di vento da Sud ed io avevo tutte le migliori intenzioni per non ricascare nel tranello eppure quando ho visto che il vento cominciava a riportarmi a Nord, dopo 3/4 giorni di grandi sforzi per riguadagnare la mia posizione, abbattersi e´ stato inevitabile. Comunque ora va meglio. Continuo a ripetermi che come sono sceso una volta potro´ scendere un´altra e un´altra ancora. Dopo tutto nessuno mi ha mai detto che sarebbe stato facile,no?! Ieri sulla mia strada ho incontrato una colonia d´alto mare di circa 30 uccelli della stessa specie di quella che mi si era posato sul cappello il mese scorso. Molto comici perche´ ho avuto la netta sensazione che mi seguissero. E´ stato insolito per me vedere il mare pieno di questi uccelli dalle mille sfumature (e schiamazzanti), con la testa sott´acqua in cerca di cibo! Non appena li superavo, anche molto vicino, facendo attenzione a non colpirli con i remi (loro erano totalmente assorti nella pesca subacquea che non badavano al mio passaggio), si alzavano in volo e confusamente si spostavano di qualche centinaio di metri piu´ a Ovest proprio come in attesa del mio nuovo passaggio. Molti di loro si sono anche appollaiati sulla cabina a prua (anche 4 per volta) e fatti portare per un bel tratto. Oggi pero´ sono tornarto solo. Sono convinto che di queste visite, d´ora in avanti, ce ne avro´ sempre piu´ spesso. Sono ricomparse le meduse, chi me lo aveva chiesto di recente? In due giorni ne ho viste 3 e tutte della specie Phisalia detta anche Caravella portoghese. Una di queste, come mostra la foto, e´ rimasta impigliata nella cima di recupero dell´ancora galleggiante ed i suoi tentacoli erano cosi´ resistenti che e´ rimasta appesa li´, a penzoloni, per tutta la giornata. Molto, ma molto pericolose.

giovedì 9 ottobre 2008

SCIALPINISMO: tecnici e atleti si confrontano sul caso doping dopo lo scandalo Patrick Blanc


Due anni di squalifica e carriera conclusa con disonore per il campione transalpino Patrick Blanc. A tre mesi dallo scandalo doping che ha investito la Patrouille du Glaciers, è stato quindi ufficializzato ciò che nell’ambiente dello ski alp si sapeva da tempo; l’atleta incriminato per uso di Epo è il nazionale francese più quotato e temuto a livello mondiale. Una bella botta, dunque, per i cugini d’oltralpe e per tutto il movimento. Ciò che in altre discipline come il ciclismo è all’ordine del giorno, in questo sport ha creato un precedente di cui si poteva davvero fare a meno. «E' solo un problema suo, lo scialpinismo è pulito – ha commentato secco Adriano Greco -. Prova ne è che questo sarebbe il primo caso dopo tanti anni di controlli. Se uno sbaglia è giusto prendere provvedimenti, ma i nostri problemi sono altri: non trovo giusto, oggi, spendere troppo tempo, forze e denari a parlare di antidoping, quando la priorità è far crescere la disciplina». Sulla stessa linea anche il su partner di mille battaglie Fabio Meraldi: «Blanc ha sbagliato ed è giusto che paghi scontando la squalifica che gli è stata inflitta e vanificando ciò che di buono aveva fatto in tutti questi anni. Non è giusto però che il suo gesto scellerato infanghi uno sport fatto di sani principi; uno sport a stretto contatto con la natura che ripropone la filosofia di chi ama e vive quotidianamente al montagna». Una visione molto più concreta ce l’ha invece fornita il campionissimo di Cepina Guido Giacomelli: «Alla luce di quanto è successo non me la sento di dire che il nostro è uno sport assolutamente “pulito” e difendere questa mia idea a spada tratta. Mi piacerebbe pensarlo, ma onde evitare delusioni è molto meglio stare in guardia. Invece di nascondere la testa sotto la sabbia, bisogna fare prevenzione educando i giovani e intensificando ulteriormente i controlli. Con test incrociati sangue urine tutti i furbetti di turno avrebbero ben poche chance di farla franca». Linea dura, quindi, per stroncare sul nascere ciò che in altre discipline è divenuta ormai una vera e propria piaga: «Lo ski-alp è uno sport relativamente giovane in costante crescita – ha continuato Giacomelli -. Ogni anno si abbattono record e se ne stabiliscono di nuovi. I motivi sono molteplici: ci si allena in maniera sempre più intensa e specifica. I materiali migliorano e il numero dei praticanti è in cosante aumento. Fare maggiori controlli servirà a fugare qualsiasi dubbio di dolo e a dare maggiore credibilità alle nostre performance». Anche Ivan Murada ha voluto dire la sua su questa delicata quanto spinosa vicenda: «Già, gli sportivi della domenica vedono chi vince e le sue prestazioni cronometriche con diffidenza; questi casi non fanno che gettare ulteriore benzina sul fuoco. Il rimedio? Difficile dirlo, il fatto che sia stato accertato un caso di doping, vuol dire che il problema esiste. Bisogna allora intensificare i controlli, ma nel contempo non fare di tutta l’erba un fascio».


NOTIZIE DALLE AZIENDE: la compressione muscolare di SKINS anche e soprattutto sulla neve


E’ il tema dell’anno. La compressione muscolare è l’argomento che sta animando gli ambienti sportivi e non, perché i benefici di questo abbigliamento di ultima generazione sono stati dimostrati da numerose pubblicazioni medico scientifiche. Infatti studi indipendenti hanno dimostrato l’aumento delle perfomance tra gli atleti che indossavano specifici capi a “compressione muscolare graduata”: la circolazione sanguigna aumenta e di conseguenza viene favorito lo smaltimento dell’acido lattico. Questo principio è stato riassunto da SKINS, azienda australiana tra le prime a credere in questi studi, nel principio BioAcceleration Technology, su cui si basa l’intera collezione. Tutti gli sportivi, anche quelli delle discipline invernali, godranno dei benefici dei capi SKINS: dai fondisti ai discesisti gli atleti attenti all’evoluzione tecnologica apprezzeranno i benefici della linea “snow” di SKINS basata sulla compressione muscolare ingegnerizzata. Quali vantaggi? Gli studiosi hanno riscontrato un aumento del ritorno venoso che può raggiungere valori persino del 31% con conseguente riduzione dell’indolenzimento dei muscoli nel post-esercizio e un’eliminazione più rapida dell’acido lattico. Inoltre, si è rilevato un incremento della resistenza pari al 14-15% e lo sviluppo della forza e della potenza fino al 10%: il primo beneficio verrà apprezzato dagli atleti dello sci nordico mentre l’incremento della forza e potenza sarà a tutto vantaggio dei protagonisti dello sci alpino. A questi dati di laboratorio, vanno sommati altri vantaggi dell’abbigliamento SKINS come il controllo della temperatura corporea e il sistema wicking, che espelle l’umidità della pelle mantenendola asciutta. In questo caso l’abbigliamento SKINS si comporta come un eccellente underwear sportivo. Inoltre, grazie ai capi a compressione muscolare graduata prodotti da SKINS si è potuta notare una significativa riduzione delle vibrazioni muscolari che notoriamente creano della dispersione di potenza, oltre a infortuni di varia entità. Anche d’inverno, dunque, se i muscoli dell’atleta vengono “fasciati” in capi forzatamente avvolgenti potranno aumentare le prestazioni atletiche del soggetto, il tutto tramite pantaloni e maglie di tutte le forme, con pantaloni fuseaux lunghi, corti, trequarti e maglie con maniche lunghe, corte e canotte. Numerosi atleti degli sport invernali testimoniano i vantaggi dell’abbigliamento SKINS e tra questi spicca Michael Milton, l’atleta australiano che in carriera ha conquistato ben 11 medaglie alle Paraolimpiadi Invernali, di cui 6 d’oro. (Per informazioni al pubblico www.skins.net)

CORSA IN MONTAGNA: Presentato alla stampa il Trofeo Vanoni 2008


Si è tenuta a Morbegno la conferenza stampa di presentazione di una delle gare di corsa in montagna più blasonate del mondo: il Trofeo Vanoni, la gara internazionale top di corsa in montagna a staffetta inserita nel calendario WMRA, da tutti apprezzata per la bellezza del percorso, la qualità e la quantità dei partecipanti, il calore del pubblico, il clima di amicizia e passione che si respira. La 51ª edizione verrà organizzata il 26 ottobre p.v. dal G.S. CSI Morbegno IVC Rovagnati, secondo il collaudato programma che prevede la gare nella giornata di domenica partendo con il 31° Minivanoni riservato ai giovani alle ore 9.00, il 25° Vanoni femminile individuale per il settore assoluto femminile alle ore 11.00 ed il 51° Trofeo Vanoni a staffetta per il settore assoluto maschile alle ore 14.00, preceduto alle 13.30 dalla deposizione della corona al monumento dei caduti. L’intensa giornata agonistica si concluderà alle ore 17.30 con le premiazioni nella palestra in piazza S. Antonio. La vigilia di gara prevede altri tre importanti momenti: l’inaugurazione della via Llanberis (la cittadina gallese gemellata da 4 anni con Morbegno, gemellaggio nato proprio grazie al Trofeo Vanoni), la S. Messa celebrata alle ore 18.00 nella Collegiata di S. Giovanni Battista ed il convegno d’aggiornamento tecnico “La corsa in montagna e i giovani”, organizzato in collaborazione con il CONI Sondrio e la Fidal Sondrio, alle ore 16.00 presso l’aula magna delle scuole medie “Vanoni” con due esperti relatori come Raimondo Balicco e Piergiorgio Chiampo. Una due giorni veramente ricca che coinvolgerà non solo i 700 atleti attesi, ma l’intera città di Morbegno, i numerosi appassionati di corsa in montagna ed i giovani dell’Oratorio che proporranno la 23ª Castagnata nel centro storico del capoluogo della bassa valle.

IMPRESE: Dal diario di bordo di Alex Bellini


Si chiude oggi la mia 33esima settimana di navigazione, una tra le peggiori sicuramente. Con questa giornata, pero´, sono riuscito a riguadagnare il parallelo che avevo lasciato mercoledi´ scorso per quella scampagnata indesiderata verso i mari del Nord. Un giorno spero di aver occasione di parlarvi piu´ approfonditamente di quei 2/3 giorni d´inferno in cui sono stato trascinato verso Nord. Vi sembrera´ un´esagerazione -direte "Tutto sto can can per un po´ di sada in piu´!"-, ma in quei momenti in cui la barca sembrava inarrestabile nella sua corsa io avevo perso completamente le speranze di raggngere l´Australia. Mi vedevo gia´ verso Papua Nuova Guinea o chissa´ dove altro. E´ stato faticosissimo scendere di quelle 70 miglia perse soprattutto a causa, ancora una volta, delle correnti che ogni 2/3 giorni invertono la direzione obbligandomi a proseguire con le unghi e con i denti. Sono ormai oltre 30 giorni che ho a che fare con questo brutto mare e se all´inizio credevo fossero condizioni circoscritte all´area intorno a Tonga, ora, sempre di piu´, temo che non me ne liberero´ fino a raggiungere la costa australiana dove intercettero´ la forte corrente verso Sud. Ieri sono passato a sole 5 miglia da Ceva I Ra un isolotto corallino di soli 600 mt di diametro e credevo che fosse la giornata fortunata per incontri con esseri umani, invece non ho visto nessuno. Sono passati ormai 3 mesi dal primo ed unico -fino ad ora- incontro fatto al largo della Ponesia con i pescatori tahitiani. Se ripenso a quel giorno mi sembra sia passata un´eternita´. Bhe´..in effetti 90 giorni lo sono quasi, un´eternita´. (continua su www.alexbellini.it)